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Autunno mon amour

18, Ottobre, 2019 | Notizia | Blog

Il mito dell'autunno

Sin dall'antica mitologia l'autunno è legato ai più radicati riti popolari che salutano l'estate e che - con un simbiotico contatto con la natura - si preparano al duro inverno, pronti a custodire le energie e "coccolarle" fino allo sbocciare della primavera successiva.
Era così, infatti, che Demetra - la dea della fertilità e dell'agricoltura - aveva imposto agli uomini l'alternanza delle stagioni: quando il perfido Ade aveva rapito la figlia Persefone portandola negli inferi, Demetra aveva avvolto di un velo gelido la terra, impedendo qualsiasi coltivazione o forma di vita. Nei sei mesi (primavera ed estate) nei quali a Persefone era tra i vivi, accanto ai genitori, la terra rifioriva e si animava di nuova linfa.


La poesia dell'autunno

L'autunno è anche la stagione più poetica, più nostalgica, più sofferta tra tutti i momenti dell'anno e si presta da sempre alle più diverse allegorie. Nell'ampia storia italiana già Giovanni Pascoli aveva dedicato ad una "Sera d'ottobre" e al "Sole autunnale" alcuni dei suoi componimenti, e poi Salvatore Quasimodo, e Trilussa e ancora l'immancabile Gianni Rodari.
La più celebre poesia rimane comunque "Soldati" di Giuseppe Ungaretti: Si sta come d'autunno sugli alberi le foglie paragona l'autunno al triste destino dei soldati chiusi nelle trincee della prima guerra mondiale, minacciati e in pericolo per l'arrivo delle armate nemiche (l'inverno, nella metafora delle stagioni).


Il preludio della rinascita

Eppure l'autunno è una stagione positiva, un punto d'arrivo e di ripartenza: è in autunno che si raccoglie l'uva, che i buoi rientrano nella stalla, che ci si raccoglie intorno al fuoco per rimanere vicini in famiglia e trascorrere del tempo insieme.
Il paesaggio è tra i più belli dell'anno: i boschi si tingono di rosso, di giallo, di caldi colori e i loro profumi speziati sono come un abbraccio durante le quiete camminate pomeridiane. I bambini riprendono i riti quotidiani, ricominciano i loro lavori con le foglie, con la zucca, con le castagne; la luce cristallina e l'aria frizzante concedono rinnovate energie e ritmo a chi lavora.


La celebrazione della terra

In ottobre le tradizioni dedicate al raccolto, alla natura si sprecano e - su tutto il territorio nazionale - sono tantissimi i riti, le feste, gli incontri dedicati ai frutti della terra e alle più buone specialità enogastronomiche che ogni generosa regione italiana mette a disposizione: l'autunno è infatti la stagione della zucca e dei funghi, della castagna e del miele, delle nocciole e della vendemmia dell'uva e della definitiva stagionatura di molti formaggi.
E non possiamo che concludere (dulcis in fundo) con il frutto che per noi è l'eccellenza, l'oliva. La raccolta (a seconda delle aree geografiche) si tiene infatti tra ottobre e novembre ed è uno dei momenti più delicati ed importanti per una buona composizione dell'olio.

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