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Le stagioni del mare

4, Giugno, 2019 | Notizia | Blog

Oggi cucina di mare, e di stagione. Possibile? Decisamente sì, perché è facile fare la spesa seguendo le stagioni dei nostri mari.

Davvero? Sì, possiamo farlo e ci ringrazieranno le specie ittiche oggi in difficoltà e ci accorgeremo dei risultati anche sul conto finale: più basso.

Un po’ come succede negli orti, anche nel mare, se riusciamo a rispettare la stagionalità potremo averne numerosi benefici. La pesca sostenibile sta diventando sempre di più una necessità per il nostro pianeta, dove le risorse ittiche iniziano a scarseggiare.


Vediamo, allora, come poter aiutare il nostro mare e al contempo, abbassare i costi della nostra spesa. Ogni volta che scegliamo un pesce non di stagione, può costare di più perché arriva da Paesi molto lontani.

Intanto, il nostro pescivendolo di fiducia può dirci quali sono le specie abbondanti e con cicli di riproduzione rapidi.

Proviamo a chiedere, e le sorprese non mancheranno! Un esempio? Le amatissime alici, oramai troppo pescate, cominciano ad essere sotto osservazione da parte dell’Unione Europea come specie a rischio.


Solitamente consumiamo sempre più o meno gli stessi pesci, una decina al massimo. Invece, come suggeriscono gli esperti, dovremmo iniziare a utilizzare anche varietà ingiustamente considerate povere come il buonissimo pesce azzurro, che abbonda nei nostri mari.

Il nostro pescato, freschissimo, potrà poi essere esaltato dalla eccellenza di un buon olio extra vergine di oliva.

L’arcobaleno del mare lo abbiamo riassunto qui, per voi, suddividendolo per stagioni considerando i tre mari Tirreno, Adriatico e Jonio. Iniziamo da ciò che è disponibile tutto l’anno e cioè astice e aragosta, cozza, vongola, ostrica, polpo, orata, spigola, salmone, trota.


In estate dovrebbero abbondare alice, leccia, lucerna, nasello, razza, sogliola, sarago, tracina. In autunno alalunga, cefalo, lampuga, mormora, nasello, occhiata, rombo chiodato, seppia, triglia.

Proseguiamo con il pescato dell’inverno, sempre con il condizionale poiché il cambiamento climatico in atto è molto evidente. Con il freddo, torneranno il calamaro, la cicala di mare, la mazzancolla, la pescatrice, lo sgombro, la sardina, la ricciola e lo spariglione.

E concludiamo con la primavera, in cui c’è la delicata aguglia e poi gallinella, leccia, moscardino, occhiata, pagello, palamita, sugarello, tonno, totano.

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